Euro Bond


Bond, mi chiamo Euro Bond

Mario Monti li vuole, Angela Merkel non li ritiene necessari, Nicolas Sarkozy è favorevole se accompagnati da sanzioni e misure di governance. L’oggetto sono gli Euro Bond, o Stability Bond. Ma cosa sono? Si tratta di buoni del tesoro europei che verrebbero a sostituire quelli nazionali in modo da creare uniformità nei valori e garanzia di solvibilità per i singoli paesi. Chi dovrebbe immetterli sul mercato sarebbe una nuova agenzia sovra nazionale. Gli Euro Bond verrebbero a sostituire i BOT italiani, i BUND della Germania, gli OAT della Francia, i BONOS della Spagna, i DTC dell’Olanda e così via… La differenza rispetto ai titoli nazionali deriva dal fatto che, se poniamo l’Italia, alla scadenza dei BOT non avesse i soldi per restituire il dovuto con gli interessi a chi li aveva comprati, a far fronte all’impegno sarebbero gli altri paesi europei. Per questo i tedeschi, che assieme a Olanda e Finlandia hanno un basso debito pubblico, non ci sentono proprio a introdurre questi benedetti Euro Bond: immaginano che prima o poi dovrebbero essere chiamati a saldare i debiti altrui. Altri vantaggio degli Euro Bond: a fronte di un interesse molto più basso di quello praticato oggi da Stati in crisi (Italia compresa), sarebbe favorito il finanziamento dei paesi problematici, con interessi passivi molto inferiori agli attuali, pari al 3 o 4% contro l’attuale 6 o 7%. La vignetta è di Mirco Maselli.

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