Berlusconi disarcionato


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Senatore condannato, Cavaliere revocato

Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione (3 indultati e uno da scontare agli arresti domiciliari o ai servizi sociali) in via definitiva dalla Corte di Cassazione il 1° agosto 2013 per frode fiscale nel processo Mediaset; con interdizione dai pubblici uffici da determinarsi a parte. Video sentenza Berlusconi

Con tutta probabilità perderà anche il titolo di Cavaliere del lavoro. Così almeno recita l’articolo 13 della legge 194 del 15 maggio 1986 al primo capoverso: Incorre nella perdita dell’onorificenza l’insignito che se ne renda indegno. E a chi spetta richiedere la cancellazione dell’onorificenza? Lo dice la legge all’articolo 5: al ministro competente, che in questo caso è il ministro dello Sviluppo Economico (ministero che ha accorpato quello del Commercio), cioè il padovano Flavio Zanonato del PD.

p_attualitaBerlusconi è Cavaliere del lavoro dal 1977 quando ricevette la nomina dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, controfirmato Giulio Andreotti. Come padrino ebbe il ministro del Commercio, il democristiano Carlo Donat-Cattin, a cui Berlusconi fu suggerito dal collega di partito Ezio Cartotto.

Nella lettera con cui l’allora imprenditore 41enne Berlusconi si candidò al titolo di Cavaliere del lavoro, scrisse tra l’altro di sè: Conosciuto all’estero e spesso invitato per conferenze e consulenze su temi di carattere urbanistico, e specialmente per il nuovo modo da lui ideato di progettare le città, tenendo conto della presenza delle automobili… Il dottor Berlusconi, nato a Milano, è di antichissima famiglia milanese. Milanista dalla nascita e calciatore in erba, avendo disputato campionati con le squadre giovanili, laureato in legge col massimo dei voti all’Università statale di Milano, premio Giannino Manzoni per la pubblicità, ha avuto una carriera che ha del favoloso… Il dottor Berlusconi è oggi consulente internazionale delle più importanti società immobiliari del mondo… Il dottor Berlusconi è un uomo di una proverbiale riservatezza: sono pochissimi fra gli stessi abitanti delle sue città a conoscerlo. Amico personale di Agnelli, Ursini, Mezzagora, Borghi e Fabbri, stimato presso tutti gli ambienti finanziari e nell’ambiente bancario, è un lavoratore infaticabile e trascorre molte ore della notte al lavoro. Stupisce i suoi collaboratori per l’infaticabile lena che lo anima… Uomo di solida cultura per il suo buongusto, mette un’impronta di signorilità in tutte le sue realizzazioni. Amante dell’arte, possiede un’importante collezione di dipinti del Cinquecento e del Settecento. Sono molti coloro che per il suo dinamismo e la sua concretezza lo paragonano a Rizzoli, ai Mondadori. Dotato di un’eccezionale carica umana e di un’istintiva simpatia, è un trascinatore di uomini, è un grande realizzatore.gal_933

In un videomessaggio di Berlusconi dopo la sentenza, il leader del Pdl ha detto di voler rimanere in politica facendo rinascere Forza Italia per riformare la giustizia che è la priorità assoluta. Parlando davanti a una bandiera italiana e ad una dell’Europa (come fosse ancora premier) ha detto anche che La sentenza di oggi mi conferma che una parte della magistratura del nostro Paese sia diventata un soggetto irresponsabile…

Commentando in tv nella trasmissione In onda su La7 le frasi del suo leader, Daniela Santanché ha affermato che Berlusconi andrà in carcere 4 anni e che spera che ci finisca davvero per far capire a tutti la gravità della sentenza. Sentenza, aveva detto prima Berlusconi, che arriva al termine della sua vita come ringraziamento per i miliardi di tasse pagate in tanti anni, per il lavoro dato a tante persone e per non aver mai licenziato nessuno. (Nella foto del 1977 de L’Espresso, una pistola nella fondina sulla scrivania del giovane imprenditore Silvio Berlusconi). Video di Berlusconi che commenta la condanna.

Napolitano: Speriamo in un clima sereno per attuare la riforma della giustizia

Questa la dichiarazione ufficiale, a caldo, del presidente Giorgio Napolitano, che ha curiosamente posto l’accento non sul supremo valore dell’onestà di chi amministra la cosa pubblica, ma sulla necessità di riformare la giustizia. La strada maestra da seguire è sempre stata quella della fiducia e del rispetto verso la magistratura, che è chiamata a indagare e giudicare in piena autonomia e indipendenza alla luce di principi costituzionali e secondo le procedure di legge. In questa occasione attorno al processo in Cassazione per il caso Mediaset e all’attesa della sentenza, il clima è stato più rispettoso e disteso che in occasione di altri procedimenti in cui era coinvolto l’on. Berlusconi. E penso che ciò sia stato positivo per tutti. Ritengo ed auspico che possano ora aprirsi condizioni più favorevoli per l’esame, in Parlamento, di quei problemi relativi all’amministrazione della giustizia, già efficacemente prospettati nella relazione del gruppo di lavoro da me istituito il 30 marzo scorso. Per uscire dalla crisi in cui si trova e per darsi una nuova prospettiva di sviluppo, il paese ha bisogno di ritrovare serenità e coesione su temi istituzionali di cruciale importanza che lo hanno visto per troppi anni aspramente diviso e impotente a riformarsi.

E nella lunga attesa che la Corte Suprema pronunciasse la sentenza definitiva, ecco come un carabiniere presente in sala ha ingannato il tempo per pochissimi secondi, con le mosse di un balletto in stile Village People, ignaro che ormai dovunque ci sono telecamere di servizio che riprendono. Video balletto carabiniere

Una risposta a “Berlusconi disarcionato

  1. Giusto. Deve perdere il titolo di Cavaliere, è il minimo. Dovrebbe anche risarcire gli italiani per tutti i danni che ha fatto.

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