La classe non è acqua, ma neanche disinfettante
In questo tweet del 9 marzo 2020 Donald Trump scrisse: Quindi l’anno scorso 37.000 americani sono morti per l’influenza comune. In media tra 27.000 e 70.000 all’anno. Niente è chiuso, la vita e l’economia continuano. In questo momento ci sono 546 casi confermati di CoronaVirus, con 22 morti. Pensaci!
https://www.leggo.it/esteri/news/coronavirus_trump_meno_grave_influenza_burioni-5104730.html
Ecco, a distanza di 45 giorni da quella improvvida valutazione fatta mentre da tutto il mondo arrivavano notizie allarmanti, i contagi da Coronavirus noti negli Stati Uniti sono saliti a 960.651. I morti sono stati 54.256 in un mese e mezzo e il ritmo di decessi ora è di 2.000 al giorno; senza contare i milioni di nuovi disoccupati e la profonda crisi economica innescata anche per colpa dei ritardi nelle misure di protezione. https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries
L’ultima gaffe del presidente è quella sua domanda sulla possibilità di iniettare in vena il disinfettante… Dopo lo sconcerto generato non solo tra scienziati e persone di cultura, ma anche nella gente comune, difficilmente il comandante supremo delle forze armate Usa (quello che detiene la famosa valigetta che può scatenare la guerra atomica) si sottoporrà all’esperimento. Basterà tutto ciò a convincere chi vive di là dall’Atlantico, che per essere davvero grande una nazione ha bisogno di saggezza, prudenza e umanità al suo vertice?
Che Trunp sia persona indegna, è noto. Ma il suo antagonista più credibile non può essere chi il 2 febbraio scorso disse che l’italia è a rischio zero.