
Kiev diventerà la Stalingrado ucraina. E’ come se Zelensky, il presidente assediato dai russi, lo avesse detto in due diversi momenti: quando ieri ha rifiutato l’aiuto a lasciare il paese lanciatogli dal presidente americano Biden, affermando che non gli serve un passaggio, ma gli servono armi. E poi stamattina (26 febbraio) al terzo giorno di invasione russa, quando si è fatto riprendere in questo messaggio video davanti a un edificio statale della capitale, dicendo agli ucraini e agli occidentali, ma anche al popolo russo, di non credere a tutte le fake news che girano in rete. Ha anche detto: Non ci arrendiamo, questa è la nostra terra e tutto questo lo difendiamo. Gloria all’Ucraina!
Zelensky resiste come fece Allende

Zelensky, va ricordato, contrariamente a quanto dice Putin, è un ebreo e non un nazista ed è oltretutto di lingua russa. Il comportamento della popolazione riporta in mente sia quello dei sovietici assediati dai nazisti a Stalingrado, e quello del giovane presidente Zelensky ricorda quello del presidente cileno Salvador Allende che nel 1973 resistette fino alla morte nel palazzo governativo della Moneda all’assalto e al bombardamento aereo dell’esercito fascista di Pinochet. Ma la situazione riporta in mente anche, a noi occidentali, la storia di metà Novecento con la lotta partigiana contro l’esercito tedesco occupante.
Kiev è pronta a resistere strada per strada, oltre all’esercito ci sono almeno 16.000 cittadini armati. La confusione è grande perché nell’avanzata in città i russi indossano anche divise ucraine.
Appello di Zelensky
