
Il 6 marzo 2017 un partito italiano e il partito ultra nazionalista russo hanno firmato un accordo in 10 punti rinnovabile ogni 5 anni: non vincolante, ma esplicitamente definito una manifestazione di interesse.
Il partito italiano è la Lega Nord e quello russo è Russia Unita di cui (durante la presidenza Medvedev) Putin è stato leader e che sostiene e rappresenta l’attuale capo del Cremlino. Non solo un’amicizia tra putiniani e leghisti, non solo la maglietta dell’ex ufficiale del KGB indossata con orgoglio da Matteo Salvini in Piazza Rossa e in Italia, non solo manifestazioni di patriottismo e operosità a cui vengono chiamati i giovani dei due partiti. Molto di più, come si legge nel decalogo pubblicato il 4 aprile 2022 da affaritaliani.it.
L’accordo prevede scambi di informazioni sui due paesi, attività bilaterali, collaborazione tra organizzazioni e formazione di giovani, investimenti e cooperazione a livello commerciale ed economico, promozione di relazioni tra parlamentari italiani e russi.
Sarebbe interessante sapere se (il punto 8 stabilisce che una delle parti può recedere dall’accordo entro i 6 mesi dalla scadenza del 6 marzo 2022) la Lega Nord abbia per lo meno indicato di voler uscire dal patto prima del marzo 2027 vista la situazione “imbarazzante” creatasi con la guerra scatenata dalla Russia nazionalista o se continui a mantenere quelle amicizie che non pare voler rinnegare.
In ogni caso questo accordo è stato sottoscritto nel 2017, cioè tre anni dopo che la Russia di Putin il 27 febbraio 2014 aveva occupato la Crimea, territorio che Krusciov nel 1954 aveva ceduto all’Ucraina, stato divenuto indipendente nel 1991 a seguito del dissolvimento dell’Urss.
I 10 punti del patto: https://radicali.it/2022/05/accordo-lega-russia-unita/
Dimmi che amici hai…

Ma Russia Unita non è soltanto amico della Lega. Ha firmato accordi simili anche con molte altre formazioni nazionaliste di destra tra cui: Partito Populista della libertà d’Austria, Partito Progressista Serbo, Partito Popolare Cambogiano, Partito Liberaldemocratico (Giappone), Alternativa per la Germania. Ma anche con partiti di sinistra come il National African Congress (Sudafrica), il Partito Socialista Arabo (Siria), il Partito dei Lavoratori di Corea, il Partito Comunista del Vietnam e quello di Cuba. Destra e sinistra mondiale appassionatamente unite nell’amicizia con 340 dei 450 parlamentari della Duma russa. Ognuno può frequentare chi vuole, ovviamente, così come ognuno è libero di chiedersi il motivo di certe amicizie. Perché il partito del potere russo manifesta questo grande bisogno di fratellanza universale? Ama il lobbysmo o è solo un ottimo organizzatore di eventi e visite guidate? In fondo il modo migliore per nascondere un segreto è metterlo sotto i riflettori.