Onorevoli condanne
Tra i 962 parlamentari eletti nel 2006 (630 alla Camera e 332 al Senato) ve ne sono 14 che sono stati “pizzicati” dalla giustizia in comportamenti non proprio specchiati. Al punto che hanno subìto condanne definitive. Eppure qualcuno li ha votati comunque. E forse è giusto che anche legiferino per tutti noi, dato che in ogni caso rappresentano in percentuale un’esigua quota della popolazione italiana: quella che non si comporta come si deve. Chi sono? Eccoli, con l’ausilio delle loro foto (non segnaletiche, per carità).
Sen. BIONDI Alfredo Paolo Pietro (classe 1928) avvocato, Forza Italia. Ha patteggiato 2 mesi di condanna per evasione fiscale a Genova. Sentenza revocata il 28 settembre 2001 perché nel frattempo il reato era stato abrogato da legge dello Stato.
On. BOSSI Umberto (classe 1941) tecnico elettronico, Lega Nord. Condannato a 8 mesi per tangenti Enimont.
Sen. CANTONI Gianpiero Carlo (classe 1939) professore e imprenditore, Forza Italia. Inquisito per corruzione, bancarotta fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene per circa 2 anni di carcere e risarcito 800 milioni di lire.
On. CARRA Enzo (classe 1943) giornalista, Margherita- L’Ulivo. Condannato a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni su tangenti Enimont.
Sen. DE ANGELIS Marcello (classe 1960) giornalista, AN. Condannato a 5 anni di carcere per banda armata e associazione sovversiva come elemento di spicco del gruppo neofascista Terza Posizione.
Sen. DEL PENNINO Antonio (classe 1939) dirigente politico, DC-PRI-IND-MPA. Condannato per finanziamento illecito Enimont a 2 mesi e 20 giorni, ha patteggiato. Condannato a 1 anno 8 mesi e 20 giorni per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese. Ha patteggiato.
Sen. DELL’UTRI Marcello (classe 1941) dirigente industriale, Forza Italia. Condannato a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino. Per altre vicende di false fatture di Publitalia ha patteggiato a Milano.
Sen. JANUZZI Lino (classe 1928) giornalista, Forza Italia. Condannato a 2 anni e 4 mesi per diffamazioni varie, è stato graziato dal capo dello Stato proprio mentre stava per finire in carcere.
On. LA MALFA Giorgio (classe 1939) docente universitario, Gruppo Misto (Casa delle libertà). Condannato a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
On. MARONI Roberto (classe 1955) avvocato, Lega Nord, già ministro del Lavoro. Condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede milanese della Lega.
Sen. STERPA Egidio (classe 1926) giornalista, Forza Italia. Condannato a 6 mesi per tangenti Enimont.
Sen. TOMASSINI Antonio (classe 1943) medico, Forza Italia. Condannato a 3 anni per falso dalla Cassazione.
On. VISCO Vincenzo (classe 1942) docente universitario, già ministro delle Finanze, DS. Condannato in Cassazione per abusivismo edilizio a Pantelleria a 10 giorni di arresto e 20 milioni di lire, oltre alla demolizione delle opere abusive.
On. VITO Alfredo (classe 1946) consulente aziendale, Forza Italia. Condannato a 2 anni (patteggiati) e 5 miliardi di lire per 22 episodi di corruzione a Napoli.
(ringrazio www.beppegrillo.it)
spesso ci ritornano non perchè li si sia votati, ma perchè si sono votati partiti che poi li presentano a cose fatte. Il voto da noi è nebuloso, spesso si vota un partito per non votarne un altro, siamo rimasti all’idea di partito che viene da epoche in cui i partiti erano portatori di idee e progetti che piacessero o no. Ora i partiti sono solamente autoreferenziali. A ben vedere troviamo partiti di destra con programmi progressisti e di sinistra conservatori e altri assolutamente senza programmi.Eppure vengono votati, ma con la leggerezza con cui si vota il Festival di San Remo o Miss Italia per poi lamentarcene e auspicare che vadano “a casa”…..ma a casa di chi, se sono sempre lì e sempre le stesse persone?
Sono aumentati in questa legislatura: 17 i condannati nei primi due gradi di giudizio. Le sentenze sono un atto pubblico, come il diritto di informazione. Gli elettori che li hanno votati (e pure gli altri) devono sapere chi siede in parlamento: per poter decidere in futuro se accordare o meno la propria fiducia anche a loro. Vero, chiunque può redimersi, ma chi ci rappresenta dovrebbe avere una specchiata moralità. Almeno questo.
perchè esporre al pubblico ludibrio uomini e politici il cui operato è sostenuto da numerosi cittadini che li hanno votati….rispettiamo anche la volontà degli elettori….eppoi non c´è santo senza passato e peccatore senza futuro….a buon intenditore poche parole….
penso che vengano esposti, come lei dice, a pubblico ludibrio in virtù della loro mancanza di quel pudore che servirebbe a non presentarsi alle elezioni. Vengono votati da una platea elettorale distratta e impreparata che in fin dei conti vota un partito spesso solo per non votarne un altro e senza chiedersi se i candidati che tale partito presenta e propone siano degni di essere “Onorevoli”. Dovrebbe stare al candidato stesso non presentarsi e spiegandone anche il motivo. In quel mucchio mi viene spontaneo giustificare Maroni perchè la “resistenza” durante una perquisizione della sede del suo partito nulla ha a che vedere con la sua integrità mentre per tutti gli altri i reati ascritti sono sintomatici di persone indegne a rappresentare il Popolo Italiano
Solo 14!? Io direi “ce ne sono _almeno_ 14”. Il guaio e’ che questi nomi ce li dovremmo scrivere per ricordarceli il giorno delle votazioni invece finisce sempre che ‘sta gente in parlamento ci ritorna.