Quando l’Italia bombardò l’Inghilterra


Nell’autunno 1940 170 aerei italiani affiancarono quelli tedeschi in alcuni bombardamenti dell’Inghilterra. I velivoli (tra cui alcuni biplani) appartenevano al Corpo Aereo Italiano comandato dal generale corso Rino Corso Fourgier: iniziata la grande guerra al comando di un plotone di bersaglieri ciclisti, ottenne il brevetto di pilota partecipando quindi a diversi combattimenti aerei e nel 1930 a Campoformido in provincia di Udine fondò la prima scuola di volo acrobatico, antesignana delle Frecce Tricolori. Poi comandò l’Aeronautica militare in Africa Orientale e a fianco di tedeschi e franchisti bombardò le città spagnole. A fine 1940 per 4 mesi, decollando dal Belgio occupato dai nazisti, portò contro obiettivi inglesi i bombardieri Fiat B.R.20 – Cicogna e i caccia C.R. 42 e G.50 oltre ad alcuni ricognitori. Fu una pura operazione di propaganda mussoliniana, sia per l’esiguo numero degli apparecchi sia per la loro inadeguatezza, per l’impreparazione e per le difficili condizioni meteo. Poche le missioni sull’isola e due sole battaglie aeree ingaggiate contro la Raf. Gli italiani parteciparono a 17 bombardamenti (anche su Londra) provocando danni limitati, finalizzati a trovare eco nei cinegiornali di propaganda. Nelle sue memorie Winston Churchill scrisse che nel novembre 1940 60 aerei italiani tentarono di bombardare convogli alleati nella Medway e che di questi, 8 bombardieri e 5 caccia furono abbattuti.

Video Assedio di fuoco dell’Istituto Luce su un attacco italiano del 1940 sul suolo inglese e su Londra. https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/search/result.html?archiveType_string=xDamsCineLuce&query=Flak#n

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