ma quante auto questi politici!


Nelle blu dipinte di blu

In Giappone vivono 127 milioni di persone, in Italia poco meno di metà, 63 milioni. Quindi nel paese del Sol Levante, in proporzione, ci sono più politici e anche amministratori locali. Com’è allora che il potere in Giappone utilizza solo 35.000 auto blu (quelle di rappresentanza), mentre il potere di casa nostra ne ha la bellezza di 629.120? Diciotto volte quelle nipponiche. Forse da noi la benzina costa meno? Falso: in Giappone il prezzo si aggira su 1 euro al litro e in Italia viaggia attorno all’euro e 40. Allora gli stipendi degli autisti da noi sono più a buon mercato? Falso anche questo. Dev’esserci un’altra spiegazione. Guardiamo altri paesi evoluti. Le auto blu in Spagna sono 44.000, in Germania 50.000, in Gran Bretagna 55.000 (e ora stanno correndo ai ripari e per risparmiare, i politici useranno i mezzi pubblici!), in Francia 65.000 e negli Stati Uniti (dove le distanze da coprire sono un po’ più ampie che da noi) le auto di rappresentanza sono 72.000.

Messe tutte assieme, le nostre “autoblu” (nostre perché le paghiamo noi contribuenti) formerebbero un serpentone di oltre 2.500 km, da Trieste fino a Mosca. Perchè dobbiamo avere questo stupido primato mondiale? Perché in tempo di crisi (ma non solo) i cittadini italiani devono spendere 21 miliardi di euro all’anno perché i politici e gli amministratori di Regioni, Province e Comuni se ne vadano disinvoltamente a spasso, anche per promuovere se stessi in campagna elettorale? Solo per gli stipendi degli autisti dei ministri questo governo spende 5.700.000 euro all’anno. E perché, se la classe politica non è triplicata negli ultimi 5 anni, si è passati dalle 198.596 auto blu del 2005 alle 629.120 di oggi? Qualcuno dovrà ben spiegarlo agli italiani. Magari anche agli stranieri che non capiscono questa ennesima stranezza del curioso e “furbo” Belpaese.

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