Dar credito


yunusNon hai soldi? Mi spiace, muori pure

Si può morire in tanti modi, ma la morte per fame è la più inaccettabile. E’ un modo lento, terribile: a ogni minuto si accorcia la distanza tra la vita e la morte. A un certo punto la vita e la morte sono così vicine che è difficile capire la differenza, e davvero non si sa se la madre e il bambino che giacciono sul selciato sono ancora di questo o sono già dell’altro mondo. La morte, inesorabile, viene senza rumore, non ci si accorge nemmeno del suo arrivo.

E tutto questo accade perché una persona non ha neanche un pugno di cibo con il quale nutrirsi. In questo mondo di abbondanza c’è chi non ha diritto a quel prezioso pugno di cibo. Quel neonato, che ancora nulla sa dei misteri del mondo, si sfinisce di pianto e si addormenta, senza il latte di cui ha un bisogno disperato. Forse domani non avrà la forza di piangere.

Non sono le parole di un missionario cristiano, né di un volontario di Emergency o di Médecins sans Frontieres. Sono le parole di un banchiere. Di un banchiere illuminato, forse l’unico illuminato: Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank e vincitore nel 2006 del Premio Nobel per la pace. Le ho tratte dal sito http://omicciolimirko.wordpress.com/category/la-poverta-nel-mondo/ e ricordano come la solidarietà sia non solo buona e utile, ma saggia. L’esperienza di quest’uomo del Bangladesh che presta soldi senza chiedere garanzie, lo dimostra e dovrebbe essere di esempio anche alle nostre latitudini: sempre che da noi, oltre al grande rispetto per il denaro, esista ancora il rispetto per l’essere umano.

Una risposta a “Dar credito

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...