Perché e chi ha deciso che il nostro continente si chiami Europa non è dato saperlo. Sappiamo invece che l’origine del nome è greco e viene dalla mitologia. Europa era figlia di Agenore re della città fenicia nonché colonia greca Tiro (Libano meridionale, nella foto).Europa era la bellissima e unica figlia femmina del re e della regina Telefassa; aveva tre fratelli: Cadmo (futuro fondatore di Tebe), Cilice (futuro capostipite dei Cilici) e Fenice (futuro capostipite dei Fenici).
Di questa fanciulla si innamorò Zeus che, potendo tutto, decise di rapirla. Per farlo però prese molte precauzioni: dopo essersi trasformato in toro bianco si avvicinò alla ragazza che in riva al mare stava raccogliendo dei fiori. Lei rimase incuriosita dallo splendido animale che, per non spaventarla, si sdraiò ai suoi piedi lasciandosi accarezzare. A quel punto Europa gli salì in groppa, ma il toro anziché avanzare sulla spiaggia, si gettò con lei in mare nuotando fino all’isola di Creta, dove il re degli dei riprese le proprie sembianze rivelandole il suo amore (nella foto Europa cavalca il toro, non bianco nell’affresco romano di Pompei conservato al Museo archeologico di Napoli). Dall’unione di Zeus ed Europa nacquero tre figli: Minosse, Sarpedonte e Radamanto. E fu dal futuro re di Creta Minosse che ebbe origine la civiltà europea. Da allora col nome Europa si designarono le terre a nord del Mediterraneo.
Lo storico greco Erodoto (485- 425 a.C.) racconta invece che furono i greci a rapire a Tiro Europa, la figlia del re portandola forse a Creta. In seguito il padre ordinò ai tre figli maschi di andare a cercarla nei territori greci e di non tornare senza di lei. Così i Fenici si spinsero per mare conquistando nuove terre. A testimonianza di ciò Erodoto dice di aver visto nell’isola dell’alto mar Egeo, la città di Taso (oggi Thasos) che i fenici fondarono assieme a un santuario dedicato a Eracle, proprio mentre peregrinavano alla ricerca di Europa. E questo, a dire di Erodoto, accadde almeno 5 generazioni prima della nascita del più grande eroe greco Eracle.
In un altro brano Erodoto scrisse che anche l’isola di Tera (odierna Santorini, nella foto) venne fondata dai fenici guidati dal principe Cadmo, alla ricerca della sorella Europa. Sull’isola rimasero alcuni soldati fenici, tra cui Membliareo della famiglia reale, per 8 generazioni chiamando quel territorio Calliste.
Di certo nel 400 a.C. il termine Europa per indicare il continente, era strausato, come testimonia La Storia di Erodoto. Scrisse Erodoto: L’Europa è rimasta evidentemente sconosciuta a tutti: si ignora se a est e a nord sia circondata dal mare; si sa però la sua lunghezza, che è pari a quella degli altri due continenti insieme (Asia e Libia, considerata come Africa, ndr). Non riesco a comprendere perché per una terra sola ci siano tre nomi diversi, derivati da donne, e perché le furono imposti come confini i fiumi Nilo d’Egitto e Fasi di Colchide (altri indicano il Tanai della Meotide e il guado dei Cimmeri); né sono riuscito a sapere chi abbia fissato questi confini e da dove ricavò i nomi. Molti Greci affermano che la Libia è così chiamata dal nome di una donna del luogo; a sua volta Asia sarebbe stato il nome della moglie di Prometeo. L’appellativo Asia per altro se lo rivendicano i Lidi sostenendo che deriva da Asio figlio di Coti figlio di Mane, e non dall’Asia di Prometeo; da questo Asio avrebbe preso nome anche la tribù Asia, a Sardi. Quanto all’Europa, come nessuno sa se è circondata dal mare, così nessuno sa né da dove abbia preso il suo nome né chi sia stato a imporglielo, a meno di sostenere che lo ricavò da Europa di Tiro; prima dunque non avrebbe avuto nome, come gli altri continenti. Ma Europa sicuramente era di origine asiatica e non giunse mai nel nostro continente, quello ora detto Europa dai Greci: si limitò a passare dalla Fenicia a Creta, e da Creta in Licia. E qui si arresti il mio discorso: noi ci serviremo dei nomi tradizionali.
Secondo una teoria il nome che nel greco antico univa le parole ampio e occhio, significava ampio sguardo. Ma il filologo Giovanni Semeraro dà una versione molto più convincente: deriverebbe dall’accadico, quindi mesopotamico, erebu (poi in fenicio ereb) che voleva dire occidente.