
Più di duemila anni prima di Cristo uno scriba sumero – di certo su dettatura del suo re o di un sacerdote – scrisse molti testi tra cui numerosi erano i consigli di saggezza sempre validi anche 4.000 anni più tardi. Ci sono arrivati su tavolette d’argilla scritte in cuneiforme tradotte in dialetto accadico dai babilonesi nella seconda metà del 2° millennio a.C..
Eccone alcuni stralci provenienti dalla terra di Sumer – il Paese dei signori civili nell’attuale Iraq meridionale sumer
– che in qualche modo anticipano alcuni precetti (come amore e tolleranza verso gli altri) espressi più tardi da Cristo.

Da’ cibo da mangiare, birra da bere, offri tutto ciò che è richiesto e onora. Compi opere buone e sii disponibile tutti i giorni della tua vita.
Non far male all’uomo che discute con te e ricompensa chi ti fa male.
Non disprezzare il misero.
Sii giusto col tuo nemico e tratta generosamente anche chi ti augura del male, perché il male ripugna al dio Marduk.
Se vieni coinvolto in una discussione, spegni la fiamma.
Trattieni la lingua, sta’ attento a ciò che dici.
Non calunniare, non dire cose cattive, non parlare alla leggera, non esporre i tuoi pensieri più profondi nemmeno quando sei solo. Ciò che dici d’impulso ti resterà vicino anche in seguito.
Dovresti fare offerte spontanee al tuo dio poiché questo è dovuto a una divinità. Preghiera, supplica e genuflessione: per ogni grano che rendi, il tuo profitto sarà un talento, così riceverai un premio dal tuo dio.
Fonte: La sapienza nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo antichi (Andrea Ercolani e Paolo Xella)